Come è nata Angeli Per Un Giorno a Palermo?
La realtà palermitana nasce nel 2004/05 attraverso un movimento cattolico, il quale pensò che fosse necessario introdurre questa realtà all’interno della nostra città. Lo scopo è di sensibilizzare i giovani facendogli dedicare del tempo a una persona che non conoscono. Riuscendo a donare un sorriso e a fare del bene a dei bambini che vivono in situazioni di disagio economico, puntando a uno sviluppo sociale e a una maggiore integrazione.
A Palermo questa realtà nasce perché purtroppo abbiamo delle zone in cui esiste una povertà sociale ed economica in cui spesso sono proprio i bambini a pagarne le conseguenze peggiori. Ed è giusto fargli capire che c’è un’altra realtà al di fuori di quella che vivono giornalmente nel loro quartiere o nelle strutture chiuse delle case famiglia. L’obiettivo è far capire ai bambini che c’è dell’altro, qualcosa che va oltre la realtà, insegnargli semplicemente a poter sognare un futuro migliore.
Puoi raccontarci un po’ di te e della tua esperienza con Angeli Per Un Giorno?
Sono Annalisa, sono laureata in educazione di comunità e sto continuando gli studi con un percorso in scienze pedagogiche. Svolgo il mio lavoro di educatrice presso una scuola per l’infanzia e mi dedico al volontariato con Angeli per un giorno.
Conosco Angeli Per Un Giorno da 14 anni e la mia prima “giornata angelica”,così chiamata da noi volontari, è stata allo Zen di Palermo. Impossibile dimenticarla, ricordo ancora lo sguardo e le parole del bambino che mi era stato affidato. Questo per me è rimasto e rimarrà sempre un ricordo indelebile nella mia memoria.
L’associazione di Angeli per un giorno nel tempo ha avuto un cambiamento strutturale grazie soprattutto a un corso di formazione per i nuovi volontari che si svolge pre-giornata. Formazione necessaria viste le situazioni con cui ci andiamo a rapportare. È importante che i ragazzi siano a conoscenza delle diverse realtà che andranno ad affrontare durante la prima giornata. Nonostante tutto il nostro motto è che chiunque può fare angeli per un giorno. E crediamo che tutti nel nostro piccolo possiamo dare un contributo a rendere questa società migliore.
Sappiamo che questa iniziativa è presente anche in altre città italiane. Quali sono le caratteristiche peculiari del nostro territorio in confronto con altre realtà territoriali?
Il volontariato di Angeli Per Un Giorno non è solo a Palermo, ma anche a Roma, Firenze, Milano e Catania.
Ogni anno si fanno degli incontri (quest’anno svolti telematicamente causa emergenza sanitaria) in cui ci sono dei confronti fra le varie realtà. Quest’anno abbiamo notato come nelle grandi città si abbiano maggiori sostegni economici da parte delle istituzioni. Palermo invece punta ad autofinanziarsi tramite l’organizzazione di eventi di beneficenza. Ma riceviamo anche un grande sostegno da parte di piccole imprese, che hanno sempre mostrato la loro solidarietà.
A livello nazionale si hanno tante realtà e tanti staff diversi che cooperano, legati dallo stesso scopo, regalare qualcosa di bello ai bambini.
Cosa vorresti dire a chi non conosce la vostra realtà per aderire a questa?
Solitamente quello che dico a queste persone è che se non partecipi non puoi capire l’emozione che si prova durante queste giornate. Ognuno ha una ragione specifica per partecipare, io stessa sono stata consigliata da un’amica e non immaginavo che sarebbe diventata parte della mia vita per tutti questi anni.
Quello che dico è “vieni, vivi questa giornata e poi sei libero di rifarla o meno, perché i bambini sono in grado di donare amore con un sguardo o un gesto ed è un emozione indescrivibile, vale la pena di partecipare, almeno una volta.”
Inoltre quando la giornata è finita si è parecchio stanchi fisicamente, ma è solo in quel momento che ti accorgi di essere pieno di gioia e di amore. È bastato poco per prendere atto di aver fatto del bene non solo al bambino con cui hai passato le tue ore ma anche a te stesso, vivendo un’emozione fuori dal comune.
Sappiamo che il main focus di Angeli Per Un Giorno è regalare ai bambini una giornata intera in cui loro sono i protagonisti. Cosa si prova in queste “giornate angeliche”?
Le giornate angeliche si svolgono solitamente a Maggio e a Dicembre e coinvolgono circa 200/250 volontari e bambini.
L’obiettivo di questa giornata è che ogni bambino abbia il proprio “angelo custode”, ovvero volontari spesso studenti universitari e non solo. I ragazzi gli dedicheranno l’intera giornata prendendosi cura di lui.
Le giornate si svolgono quasi sempre negli spazi di oratori gentilmente messi a disposizione. La preparazione di queste dura circa due mesi, periodo in cui lo staff organizza diverse attività (in particolare giochi a squadra, che permettono l’interazione fra i bambini), solitamente si è soliti scegliere un tema per cui tutti i giochi e le altre attività seguiranno questo motivo.
Ricordiamo che l’obiettivo è difatti togliere i bambini dal loro contesto quotidiano e fargli conoscere una nuova realtà.
Prima di poter prendere parte a queste giornate, i volontari devono partecipare ad un corso di formazione della durata di due ore dove viene spiegata l’organizzazione della giornata, ma soprattutto come approcciarsi ai bambini che vivono in case famiglia e che hanno condizioni economiche e sociali non agevoli.
Gli obiettivi 1 e 10 dell’Agenda 2030 sono “sconfiggere la povertà” e “ridurre le diseguaglianze” e le vostre attività sono in linea con essi. Quanto è importante per voi trasmettere questo messaggio ai bambini che partecipano alle “giornate angeliche”?
Per me è fondamentale, infatti le giornate si svolgono sempre fuori dal contesto quotidiano del bambino, così da far capire al bambino che c’è dell’altro, questo può tramite il confronto con l’angelo e le domande che i bambini stessi pongono ai ragazzi. Questi interrogativi fanno comprendere al bambino l’immensità della società che li circonda e che loro non devono stare ai margini.
Uno dei nostri motti, inventati da una delle nostre volontarie durante l’organizzazione di una delle giornate è “libertà di sognare”. Libertà di sognare di essere qualcuno, di essere quello che si vuole al di fuori del contesto e dalla condizione economica in cui si vive giornalmente.
Come portavoce di questa bellissima iniziativa. Quale pensi che sia il tuo super-potere? E quello degli altri membri del gruppo e di tutto ciò che circonda angeli per un giorno?
Uno dei poteri è anzitutto l’unione fra i ragazzi che portano avanti questa attività, perché senza la collaborazione e il sostegno dei vari membri tutto questo sarebbe impossibile. Un altro super-potere che noi ragazzi di angeli per un giorno abbiamo è credere di potere ridurre queste le diseguaglianze che purtroppo esistono e regalare a questi bambini un sogno di una vita diversa, attraverso giochi, sorrisi, amore.