Martina Giraudo e Andrea Bergamasco

Il suo progetto: Croce Verde Torino

Croce Verde Torino è un’associazione di volontariato nata nel 1907 per soccorrere gli infortunati e gli ammalati ed è affiliata ad ANPAS (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze). La nostra associazione svolge servizio a Torino e nei Comuni di Alpignano, Ciriè, Venaria Reale, Borgaro-Caselle e San Mauro Torinese.

Questa intervista è doppia perché una delle caratteristiche del volontariato sui mezzi di soccorso è quella di essere in equipaggio: noi operiamo sempre in gruppo e affrontiamo le sfide insieme ai nostri colleghi di equipaggio con collaborazione e intesa.

Qual è l’attività di Croce Verde Torino e la vostra come volontari?

Andrea: Croce Verde Torino opera a favore della comunità erogando una serie di importanti servizi quali il soccorso e trasporto in Emergenza/Urgenza integrato nel Sistema 118 Piemonte, il trasporto non urgente inter- ed extra-ospedaliero, il servizio di trasporto di persone disabili o con mobilità ridotta; è inoltre presente per garantire assistenza sanitaria in concomitanza di grandi eventi e manifestazioni e mette anche a disposizione un Nucleo di Protezione Civile pronto a intervenire in caso di calamità naturali. Infine, non meno importante, è la formazione esterna. Croce Verde Torino va nelle scuole e nelle realtà aziendali a presentare corsi di primo soccorso.

Martina: Siamo 1.334 volontari organizzati, come anticipato da Andrea, in squadre notturne, diurne, di montagna, di protezione civile e per progetti speciali. La nostra squadra di montagna è presente nelle principali stazioni sciistiche torinesi: Sestriere, Sauze d’Oulx, Sansicario, Cesana, Claviere, Bardonecchia, Prali, Montoso. L’attività principale che svolgiamo come volontari è quella del soccorso di emergenza sanitaria, ma sono innumerevoli le attività che i nostri volontari svolgono in subordine al servizio principale e per la cittadinanza. Ad esempio, oltre alle attività menzionate da Andrea, Croce Verde Torino ha anche una Squadra Giovani, un progetto di Teleassistenza e il Progetto SciAbile, che prevede l’accompagnamento di sciatori diversamente abili.

In generale, Croce Verde Torino ha sempre collaborato con solidarietà e disponibilità con le altre realtà del territorio. Così è stato anche quando ci siamo trovati a dover affrontare l’emergenza sanitaria collegata alla pandemia da Covid-19. In collaborazione con le autorità sanitarie e le istituzioni, noi volontari siamo stati chiamati a dare supporto nella fase di screening sanitario negli aeroporti, e in seguito all’istituzione di un numero verde della Regione Piemonte insieme a altri volontari ANPAS stiamo agevolando la gestione delle chiamate alla Centrale Operativa 118, assicurando così alla cittadinanza tempestive risposte alle loro necessità. Croce Verde Torino ha messo anche a disposizione dell’ASL Torino un camper per effettuare tamponi a domicilio. Inoltre, i nostri volontari partecipano a servizi diretti al cittadino, consegnando farmaci e beni di prima necessità in collaborazione con i Comuni.

Questa emergenza sanitaria non ha modificato il numero dei nostri servizi di urgenza ma ne ha cambiato la natura. Infatti, prima di ogni servizio in ambulanza dobbiamo indossare i dispositivi di protezione individuale (mascherina, tuta, calzari, guanti, visiera-occhialini, cuffia) e dopo ogni trasporto dobbiamo sanificare il mezzo, svestirci e smaltire i presidi utilizzati per evitare possibili contaminazioni. Lo stesso servizio si svolge in condizioni decisamente diverse da prima: anche attività basilari, come parlare al telefono con la nostra Centrale Operativa, diventano complesse quando si lavora nel tentativo di contaminare meno oggetti possibili. Inoltre, un aspetto importante riguarda la riduzione di quel contatto umano che siamo sempre stati soliti usare, infatti l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale ha inevitabilmente eretto una barriera tra i soccorritori e i soccorsi, e questo ci dispiace.

Da quanto tempo siete volontari e cosa fate nella vita?

Martina: Io sono un’ingegnere nucleare e sono entrata in Croce Verde Torino come soccorritrice durante il mio primo anno di Politecnico, nel 2007. Nel 2009 sono entrata nella squadra di montagna e da un anno sono entrata nello staff comunicazione.

Andrea: Anche io sono un ingegnere e ho conseguito la laurea in Ingegneria Aerospaziale al Politecnico di Torino. Durante i miei primi anni di lavoro, sono entrato a far parte di Croce Verde Torino nel novembre del 2009 in qualità di Volontario Soccorritore, prestando il mio servizio all’interno di una delle nove squadre notturne. Lì, quasi undici anni fa, la mia avventura è iniziata in qualità di ‘aggregato’, come vengono definiti gli aspiranti soccorritori del nostro Ente, iniziando fin dai primi giorni a toccare con mano la complessa e delicata realtà che questo tipo di volontariato comporta, giungendo quindi alla qualifica di soccorritore certificato al termine di un lungo e impegnativo percorso di formazione, durato circa dieci mesi. Dopo alcuni anni, è arrivata la possibilità di “sedersi davanti”, aggiungendo al ruolo di Volontario Soccorritore 118 quello di autista sui mezzi di soccorso dell’Ente e successivamente, avendo ormai maturato una certa esperienza, entrando a far parte del suo corpo istruttori.

Che impatto ha Croce Verde Torino sulla città?

Andrea: Come dicevo, la tipologia di servizio garantito da Croce Verde Torino, e penso in particolare (ma non solo) alle attività di soccorso nei contesti di emergenza/urgenza, porta i suoi volontari a fare i conti con una realtà complessa e delicata.

Saper garantire professionalità durante il soccorso alla persona ha come effetto quello di generare e infondere un clima di fiducia.

Significa far capire alla cittadinanza che, qualora le condizioni di salute lo richiedessero, in qualunque istante del giorno e della notte, 24 ore su 24, 365 giorni all’anno, Croce Verde Torino, operando all’interno del Sistema 118 Piemonte, sa portare quel tipo di assistenza sanitaria. Lo sa portare rapidamente e bene.

Ma la professionalità non implica solo il saper fare: richiede anche il saper essere. E, vestiti nella nostra uniforme di soccorritori, esserci con professionalità significa prima di tutto ricordare che durante i turni di notte, ad ogni intervento, ci troviamo prima di ogni altra cosa al cospetto di persone.

Persone che in quel momento di sofferenza o di bisogno, chiedono aiuto. E che proprio per tale ragione, trovandosi in una condizione di debolezza e di bisogno, vanno trattate con estrema dignità, rispetto e delicatezza. Nell’iter d’istruzione — e di formazione sul campo — che ogni aspirante soccorritore affronta all’interno di Croce Verde Torino, questo aspetto è uno degli elementi fondamentali e imprescindibili del suo imparare a “saper essere”.

Niente “Rambo” del soccorso, dunque, ma solo capacità tecniche e cuore. È questa la ricetta necessaria che fa capire alle persone che il soccorritore è lì per loro e con loro, contribuendo a quel senso di stima e fiducia di cui parlavo prima.

Martina: Un altro dei principali impegni di Croce Verde Torino, oltre quello del soccorso, è quello della formazione alla cittadinanza. I nostri volontari istruttori si occupano di formazione esterna formando gratuitamente migliaia di persone ogni anno nelle scuole, nelle aziende e durante gli eventi pubblici in alcune piazze delle città e della provincia. Ritengo che questo servizio sia essenziale in quanto ancora oggi molte persone non sanno come comportarsi in caso di emergenza sanitaria. Capita spesso di trovare persone che sopraffatte dallo spavento entrano in panico, dimenticandosi per svariati minuti di chiamare il 112. Purtroppo, ancora troppe persone non conoscono le manovre salvavita di disostruzione delle vie aeree o di rianimazione cardio polmonare. La nostra speranza è che formando i cittadini di Torino su queste manovre, molte vite possano essere salvate.

In questo periodo di emergenza da Covid-19, poi, penso che l’impatto di Croce Verde Torino sulla città sia ancora più accentuato da tutti i servizi aggiuntivi che siamo stati chiamati a svolgere per aiutare la cittadinanza.

Infine, il nostro impatto non si esaurisce nel torinese in quanto negli anni centinaia di nostri volontari sono partiti per supportare altre regioni coinvolte in calamità naturali.

Con quali tre aggettivi definireste la vostra attività?

Andrea e Martina: Una parola che sceglieremmo per definire Croce Verde Torino è sicuramente l’aggettivo “appassionata”, perché vive della passione che, pulsando discreta e senza clamore, permette ad ogni volontario di dedicare tante energie e tanto tempo (spesso sottratto ad altre attività personali) allo svolgimento delle attività dell’ente.

Un’altra parola che useremmo è “aggregazione”, intesa non solo come la possibilità di vivere gomito a gomito l’esperienza offerta dall’attività di volontario, ma pensando soprattutto a quella particolare alchimia che unisce tra loro persone estremamente differenti. Differenti per età, per professione, per provenienza, per estrazione sociale. Persone che forse, al di fuori di Croce Verde Torino, non avrebbero mai avuto l’occasione di incontrarsi e conoscersi, ma che le emozioni, le tensioni e le fatiche di questo bellissimo volontariato fondono insieme in un tutt’uno molto affiatato.

Infine, contravvenendo nuovamente alla richiesta di un aggettivo e preferendo un’espressione, sceglieremmo “maestra di vita”. L’esperienza umana vissuta in questi anni di servizio all’interno di Croce Verde Torino, la prospettiva privilegiata che ogni volta si offre agli occhi del volontario soccorritore, nei suoi risvolti spesso crudi eppure umanissimi, ha sicuramente fatto di noi persone diverse, più ricche, più aperte e consapevoli.

Qual è il ruolo dei giovani nel vostro contesto?

Martina: I giovani sono tanti, con tante energie e soprattutto tanta voglia di mettersi in campo.

Si può diventare soccorritori “aggregati” compiuti i 18 anni, e dopo circa un anno di corso di formazione e tutoraggio, ci si ritrova a essere soccorritori a tutti gli effetti pronti per gestire situazioni anche complesse. Questo ti porta a crescere molto rispetto ad altri coetanei e ad assumerti molte responsabilità.

Penso quindi che i giovani siano più responsabilizzati rispetto ad altre realtà, in quanto in Croce Verde Torino l’anzianità è intesa solamente in termini di anzianità di servizio. Ciò significa che il giovane entrato da anni nell’Ente si ritrova a gestire il soccorso e a far da tutor a persone anche molto più anziane anagraficamente.

Inoltre si ha l’opportunità di conoscere e far amicizia con persone che altrimenti non si sarebbero mai potute frequentare, allargando decisamente tanto i propri orizzonti. Questo fatto responsabilizza tanto e nel mio caso è stato estremamente utile anche quando sono entrata nel mondo del lavoro: ero infatti molto più spigliata nel rapportarmi con persone di ogni età e di ogni contesto sociale.

I giovanissimi, invece, sono coinvolti attraverso la Squadra Giovani, un gruppo di 30 ragazzi tra i 15 e 22 anni che svolgono attività di volontariato nel sociale.

Andrea: Il ruolo dei ragazzi e delle ragazze, spesso molto giovani, che si affacciano al volontariato in Croce Verde Torino è fondamentale. All’interno delle squadre portano energie nuove ed entusiasmo, vera e costante fonte di freschezza e di stimoli. Sia muovendo i loro primi passi in punta di piedi, appena entrati in Croce Verde Torino, sia più tardi sfoderando grinta e determinazione, i giovani si immergono con passione nella complessità di questo volontariato così peculiare, accogliendo con grande umiltà, curiosità e senso critico il bagaglio di nozioni ed esperienze trasmesso loro dai volontari più navigati.

Dal punto di vista privilegiato di istruttore, è sempre una grande soddisfazione vederne l’impegno nelle serate trascorse insieme in aula, durante il corso di formazione, spesso arrivando con gli occhi pesanti di sonno a causa del turno in Squadra, la notte prima, o con la testa ancora sugli appunti dell’università e all’appello d’esame che si avvicina.

Eppure scelgono di essere lì, anziché con gli amici in un locale, a ballare o al cinema, e li vedo affrontare le difficoltà del corso con caparbietà, superandole spesso con facilità disarmante, apprendendo rapidi e discutendo di ciò che apprendono in maniera mai banale.

Così facendo, accolgono con responsabilità il testimone di una lunga tradizione.

Come si diventa volontari di Croce Verde Torino?

Andrea: Per chi desiderasse entrare in Croce Verde Torino, tradizionalmente il percorso comincia sempre con un incontro di presentazione dell’Ente, il primo e il terzo mercoledì del mese, a cui segue nel corso della stessa serata il colloquio individuale attraverso cui gli aspiranti volontari si presentano e vengono selezionati, sulla base di motivazioni e disponibilità.

Una volta entrati a far parte di Croce Verde Torino come aspiranti militi, i nuovi ingressi vengono assegnati ad una delle varie Squadre come “Aggregati”, immergendosi subito nelle varie attività di assistenza sanitaria e soccorso, inseriti in equipaggi esperti che ne curano la formazione iniziale quale sorta di tutoraggio.

Il percorso di formazione vero e proprio, dopo non meno di tre mesi dall’inserimento in squadra, si concretizza con il corso certificativo regionale che, iniziando ad Ottobre e sviluppandosi fino a Giugno, si articola su una prima fase di lezioni teorico-pratiche due sere a settimana e prosegue poi con una seconda fase di tirocinio (il cosiddetto tirocinio pratico protetto), intervallate e scandite da sessioni di valutazione e selezione.

Al termine di questo lungo percorso, qualora concluso con esito positivo, il volontario forte della certificazione regionale in qualità di Volontario Soccorritore Sistema 118, diviene a tutti gli effetti un volontario con qualifica di milite di Croce Verde Torino.

Martina: In questo momento, a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19, gli incontri tradizionali di presentazione dell’Ente, che avvengono il mercoledì sera, sono sospesi. Tuttavia è comunque possibile manifestare la propria volontà di diventare volontari inviando una e-mail avolontariato@croceverde.org indicando i propri riferimenti, il domicilio e il tipo di attività che si vuole svolgere insieme a noi.

Infatti, come spiegato all’inizio, Croce Verde Torino impiega i suoi volontari non solo nel soccorso sanitario ma anche in altri servizi rivolti alla cittadinanza: chiunque abbia tempo e buona volontà di mettersi al servizio degli altri è quindi il benvenuto.

Coloro che invece non abitano a Torino e nei comuni di Alpignano, Borgaro/Caselle, Ciriè, San Mauro, Venaria Reale e dintorni, possono comunque, se lo desiderano, far parte di altre associazioni simili alla nostra che sono associate ad ANPAS, presente su tutto il territorio nazionale.

Cosa possiamo fare per aiutarvi?

Martina e Andrea: Un aiuto prezioso pensiamo sia quello di far conoscere Croce Verde Torino ed i risvolti del servizio che offre alla cittadinanza, “svelando” questo mondo così affascinante e impegnativo tramite la testimonianza di alcuni dei suoi volontari. Questo può essere un potente stimolo affinché le persone conoscano tale realtà, scoprendo in sé un desiderio di farne parte e scegliendo di mettere a disposizione il proprio tempo e le proprie capacità. Fare il volontario in Croce Verde Torino permette di offrire un utile servizio per i cittadini, e nello stesso tempo di acquisire molte competenze che saranno utili nella vita.

Intervista di Chiara Zaghi dei Global Shapers Turin Hub

Condividi questo contenuto