Mohamed Ali e’ il giovane e adorabile sarto di Parallelo. E’ un artigiano, un imprenditore, e anche un rifugiato.
Non avete mai sentito parlare di Parallelo? E’ un laboratorio creativo e inclusivo in quel di Castellanza (provincia di Varese), fondato nel 2017 da un gruppo di amici. Noi pensiamo sia un progetto meraviglioso, sostenibile, oltre che socialmente utile.
Obiettivo: restituire nuova vita a un bene confiscato alla mafia e favorire l’inclusione lavorativa e sociale di soggetti vulnerabili – senza distinzione di sesso, genere, razza o etnia.
Motto: prodotti artigianali utili e sostenibili fatti da scappati di casa… da ogni parallelo. E Mohamed e’ proprio uno di quegli scappati di casa, che fa miracoli con la macchina da cucire e crea zaini e grembiuli con tessuti e pellame di recupero. Superpoteri: tenacia, umanità e creatività!
Arrivato dal Gambia nel 2014, ha iniziato la sua avventura a Parallelo ancora prima che fosse ufficialmente aperto, come studente prima e insegnante poi. “Mi piace qui, aiutare le persone e’ sempre stato il mio sogno. Questa e’ una buona opportunità per i miei studenti, ho grandi speranze per il loro futuro.”
Grazie ai laboratori e i servizi offerti dal negozio, i ragazzi riescono a instaurare anche nuovi rapporti con le persone che vivono nella zona. A Parallelo, Mohamed ha trovato indipendenza economica e un lavoro con un significato, e grande impatto sociale. Per questo ne ha sposato a pieno la filosofia, tanto da diventarne socio alla fine dell’anno scorso.
Bravo Mohamed!